Body To Be 2024
Body To Be 2024
progetto Kinkaleri | parte di e se ci entrassi dentro?_ Pecci Night | in collaborazione con NUB Project Space, OOH-sounds e il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
La nuova edizione di Body To Be esplora la dimensione performativa con tre appuntamenti di artiste di rilievo internazionale Eszter Salamon, Lenio Kaklea, Maria Hassabi ed una giovane performer italiana Valerie Tameu. Quattro creazioni coreografiche, quattro soli che testimoniano la qualità della ricerca sul corpo femminile, mettendo a confronto diverse generazioni e background. Innervate da un continuo dialogo tra le arti (danza, sperimentazione musicale, arte visiva etc.), le performance aprono a spunti autobiografici e ricerche legate alla queerness, alla storia delle minoranze, alla trasmissione, al tempo e al vuoto.
Gli appuntamenti sono all’interno della programmazione di e se ci entrassi dentro? un format dedicato alla sperimentalità nella relazione tra corpo, suono, spazio realizzata in collaborazione con altre realtà toscane interessate ai linguaggi della contemporaneità, NUB Project Space, OOH-sounds e il Centro Pecci.
Valerie Tameu, Dove hanno tremato le placche
Ideazione e performance Valerie Tameu | a cura di Johanne Affricot con Spazio Griot | musiche Afrorack, Authentically Plastic, Sun Ra | consulenza drammaturgica Ilenia Caleo | in conversazione con Cherish Menzo per la parte laboratoriale | co-produzione Polo del 900 e Spazio Griot | produzione esecutiva Codeduomo
Dove hanno tremato le placche si presenta come un presagio sfumato che nasce dalla relazione tra il corpo e l’archivio. I pezzi di un archivio imperfetto galleggiano sulla superficie del ricordo e le immagini si concedono allo sguardo del corpo che le contempla. Quella che viene agita è la testimonianza di un incontro, un susseguirsi di tentativi di comprensione, elaborazione e rimescolamento delle tracce del passato. Dove hanno tremato le placche è anche un gioco di infanzia in cui ci si sintonizza con un tempo ciclico, dove memoria e presagio si confondono nell’immaginazione; un limbo ironico abitato da presenze bizzarre, oggetti reduci della Storia, azioni e parole in cerca di meraviglia.
23 febbraio 2024 – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Maria Hassabi, White Out (prima nazionale) performance Maria Hassabi | suono Stavros Gasparatos e Maria Hassabi | costumi Venia Polychronaki con il supporto di Regione Toscana e Giovanisì nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2024
Come molte delle opere di Maria Hassabi, White Out si concentra sull’immobilità, sulla decelerazione e sulla precisione estetica, per riflettere sul concetto di tempo, sul momento presente e sulla figura umana come entità fisica. Negli spazi del Centro Pecci e in prima nazionale, l’artista presenta una performance che la vede in scena in relazione con una panca bianca. In una sequenza temporalmente dilatata la performer si siede e guarda il suo pubblico, inizia poi una routine, trasportandosi da un luogo di pausa all’altro, materializzando posizioni scomode e perfino contorte. Una continua variazione di stato che la porta sopra, sotto e attorno alla panca, e che lascia emergere un corpo incastrato in un ciclo apparentemente infinito. Una ricerca di riposo, di un posto dove essere, diventare, respirare.
12 aprile 2024 – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Lenio Kaklea, Untitled (Figures) (prima nazionale) Coreografia performance Lenio Kaklea | suono, luci e direzione tecnica Éric Yvelin | costumi Olivier Mullin | drammaturgia Lou Forster | voce Jill Johnston | musiche “Hornpipe en do mineur” di Henry Percel interpretato da Martin Fröst, “Express Yourself” di Madonna | amministrazione e produzione Olivier Poujol | produzione abd | coproduzione Peniche La Pop per il festival (Re)Mix 2023, WEILS Centre d’art de Bruxelles, Festival +Genres/KLAP Maison de la Danse de Marseille con il supporto di Regione Toscana e Giovanisì nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2024
Untitled (Figures) è la nuova performance di Lenio Kaklea, adattata per gli spazi del Centro Pecci e presentata in questa occasione in prima nazionale. La creazione trae spunto dalla leggendaria canzone “I’m Coming Out”, scritta dagli Chic e interpretata da Diana Ross, e dalla dichiarazione della critica di danza Jill Johnston: “Tutte le donne sono lesbiche, anche quelle che non lo sanno ancora”. L’artista sviluppa il concetto di “coming out” come un dialogo con l’ampio universo di figure queer che l’hanno influenzata, richiamandole attraverso un catalogo di figure iconiche che rendono omaggio alla capacità delle culture queer di insegnarci ad amare il corpo femminile.
17 maggio 2024 – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Eszter Salamon, Dance for Nothing (revisited) (prima nazionale)
di e con Eszter Salamon | musica John Cage | produzione Botschaft GbR/ Alexandra Wellensiek, Studio ES/ Elodie Perrin, Institute of Speculative Narration and Embodiment | grazie a Grazer Kunstverein (AT), Tom Engels, Lilou Vidal con il supporto di Regione Toscana e Giovanisì nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2024
La coreografa e regista Eszter Salamon torna ad esplorare Lecture on Nothing di John Cage (1949), un testo con cui ha iniziato a confrontarsi nel 2010 nella sua performance solista Dance for Nothing, in cui univa le parole di Cage ai suoi movimenti. In questa rilettura, presentata in prima nazionale negli spazi del Centro Pecci, l’artista sperimenta la modulazione dei movimenti fisici, concentrandosi sull’aspetto sonoro di questa lezione fondamentale sul nulla, sul vuoto e sulla composizione. Eszter Salamon ascolta e ripete una sua registrazione del testo, creando un’esplorazione uditiva della trasmissione e della trasformazione. La fusione di corpo, voce e partitura della performer crea un quadro per una raffinata meditazione sulla simultaneità di movimento, suono e interpretazione.
29 novembre 2024 – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato